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INFANZIE POPOLARI E PRIVILEGIATE - Saggio di D. Julia, Appunti di Storia Della Pedagogia

Confronto tra infanzie popolari e privilegiate INFANZIE POPOLARI - vagabondaggio infantile - Scuole dei Fratelli delle scuole cristiane, Jean Baptiste de la Salle INFANZIE PRIVILEGIATE - personaggi che incontra il bambino - l'istruzione senza lacrime (metodi di lettura e scoperte per l'infanzia) - il precettore - figure emblematiche dell'infanzia Scienze della Formazione Primaria, primo anno, primo semestre. Riguardano il corso di Psicologia dello Sviluppo

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 25/06/2025

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INFANZIE POPOLARI E PRIVILEGIATE
D. JULIA, 1650-1800: l’infanzia tra assolutismo ed epoca dei Lumi.
1700
à
secolo dell’infanzia. Si riconoscono nel bambino delle specificità che non sono riconduci bili all’adulto.
La giovinezza nel 1700-1800 non era riconosciuta. Questo concetto nasce nel 1900 (secolo della giovinezza)
Nazismo
à
mette in conflitto i giovani con i genitor i.
I conflitti generazionali son ostati usati dal potere come strumento di dominio sulle persone. Stalin promuoveva
ribellione degli studenti universitari contro i docenti per far sì che i docenti se ne andassero.
Premessa: ci son o due infanzie, una pr ivilegiata e una po polare
LE INFANZIE POPOLARI
La conoscenza di queste infanzie è ignota. Le uniche informazioni che si hanno solo quelle della democrazia
storica
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mortalità infantile molto alta, su 100 bambini nati ne morivano quasi la metà soprattutto da 0 a 5 anni.
Superati i 5 anni la mortalità infantile di stabilizzava. La mortalità era ricorrente anche tra i nobili: 15 figli di Maria
Ter e sa , q ua s i l a m e mo r ti . Si conosce anche il lavoro minorile
Vivevano in famiglie molt o numerose. Per un bambino di quel tempo, era molto probabile rimanere orfano di uno
dei due genitori. A morire erano soprattutto le donne in età giovanile (mortalità sotto i 40 anni si concentrava
soprattutto sulle donne pe r via dei parti).
Nel 1500, il cibo era uno status simbol. L’alta densità della popolazione in Europa portava a una cattiva
alimentazione, poca abitudine di mangiare carne. Questo porta ad un cambiamento delle caratteristich e fisiche:
mangiare carne aumenta l’altezza, quindi essendo che c’era poca carne, la statura delle persone diminuiva.
Un aspetto massiccio stava ad indicare un simbolo di bellezza in quanto rappresentava un benestare.
Vene zia
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entra in crisi nel mercato delle spezie. Con il poco consumo di carne, diminuisce anche quello delle
spezie che erano utilizzate per conservarla.
Il paradosso sta nel fatto che seppur più frequenti le infanzie popolari, si hanno più informazioni su quelle
privilegiate.
Le uniche fonti che abbiamo delle infanzie popolari sono di ospedali che accog lievano chi unque da pellegrini,
ai casi più estremi (di cui facevano parte anche i bambini). Vengono segregati e si creano poi strutture specializzate
(orfanotrofi, strutture per vagabondi). Queste strutture hanno conservato i loro archivi, che sono fatti anche di
fascicol i personali . In questo modo i ba mbini possono essere conos ciuti per nome e cognome.
Non c’era un’identificazione dell’infanzia
à
il bambino era un adulto, che doveva assumersi le responsabilità
e i conti di questo. Non era associata a gioco e spensieratezza, c’era un’altra idea.
Infanzia privilegiata
à
nota. Per via di diari, archivi familiari, corrispondenze genitore-figli vengono conservate e
arrivano fino a noi (corrispondenze famiglia Sforza).
Molto importanti le modifiche dei palazzi nel Medioevo perché dal 1500 si suddividono e si riducono gli spazi
che cominciano a diventare spazi indirizzati a specifiche attività. Nascono anche le prime sa le per i gioc hi dei
bambini dimostrando così un’attenzione al mondo dell’infanzia.
I quadri (testimonianze iconografiche) sono molto importanti: i genitori chiedono di ra ppresen tare il figlio
deceduto, indica che c’è un legame post morte.
Erano interessanti anche gli abiti dei bambini
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i maschi fino a 6 anni si vestivano da femmine e tenevano le
bambole. Dai 6 anni c’è una separazione si a nel vestiario sia nei giochi
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INFANZIE POPOLARI E PRIVILEGIATE

D. JULIA, 1650-1800: l’infanzia tra assolutismo ed epoca dei Lumi.

1700 à secolo dell’infanzia. Si riconoscono nel bambino delle specificità che non sono riconducibili all’adulto. La giovinezza nel 1700-1800 non era riconosciuta. Questo concetto nasce nel 1900 (secolo della giovinezza) Nazismo à mette in conflitto i giovani con i genitori. I conflitti generazionali son ostati usati dal potere come strumento di dominio sulle persone. Stalin promuoveva ribellione degli studenti universitari contro i docenti per far sì che i docenti se ne andassero. Premessa: ci sono due infanzie, una privilegiata e una popolare

LE INFANZIE POPOLARI

La conoscenza di queste infanzie è ignota. Le uniche informazioni che si hanno solo quelle della democrazia storica à mortalità infantile molto alta, su 100 bambini nati ne morivano quasi la metà soprattutto da 0 a 5 anni. Superati i 5 anni la mortalità infantile di stabilizzava. La mortalità era ricorrente anche tra i nobili: 15 figli di Maria Teresa, quasi la metà morti. Si conosce anche il lavoro minorile Vivevano in famiglie molto numerose. Per un bambino di quel tempo, era molto probabile rimanere orfano di uno dei due genitori. A morire erano soprattutto le donne in età giovanile (mortalità sotto i 40 anni si concentrava soprattutto sulle donne per via dei parti). Nel 1500, il cibo era uno status simbol. L’alta densità della popolazione in Europa portava a una cattiva alimentazione, poca abitudine di mangiare carne. Questo porta ad un cambiamento delle caratteristiche fisiche: mangiare carne aumenta l’altezza, quindi essendo che c’era poca carne, la statura delle persone diminuiva. Un aspetto massiccio stava ad indicare un simbolo di bellezza in quanto rappresentava un benestare. Venezia à entra in crisi nel mercato delle spezie. Con il poco consumo di carne, diminuisce anche quello delle spezie che erano utilizzate per conservarla. Il paradosso sta nel fatto che seppur più frequenti le infanzie popolari, si hanno più informazioni su quelle privilegiate. Le uniche fonti che abbiamo delle infanzie popolari sono di ospedali che accoglievano chiunque da pellegrini, ai casi più estremi (di cui facevano parte anche i bambini). Vengono segregati e si creano poi strutture specializzate (orfanotrofi, strutture per vagabondi). Queste strutture hanno conservato i loro archivi , che sono fatti anche di fascicoli personali. In questo modo i bambini possono essere conosciuti per nome e cognome. Non c’era un’identificazione dell’infanzia à il bambino era un adulto , che doveva assumersi le responsabilità e i conti di questo. Non era associata a gioco e spensieratezza, c’era un’altra idea. Infanzia privilegiata à nota. Per via di diari, archivi familiari, corrispondenze genitore-figli vengono conservate e arrivano fino a noi (corrispondenze famiglia Sforza). Molto importanti le modifiche dei palazzi nel Medioevo perché dal 1500 si suddividono e si riducono gli spazi che cominciano a diventare spazi indirizzati a specifiche attività. Nascono anche le prime sale per i giochi dei bambini dimostrando così un’attenzione al mondo dell’infanzia. I quadri (testimonianze iconografiche) sono molto importanti: i genitori chiedono di rappresentare il figlio deceduto , indica che c’è un legame post morte. Erano interessanti anche gli abiti dei bambinià i maschi fino a 6 anni si vestivano da femmine e tenevano le bambole. Dai 6 anni c’è una separazione sia nel vestiario sia nei giochi

VAGABONDAGGIO INFANTILE

1500 à secolo di svolta perché il vagabondo inizia ad essere percepito in modo opposto rispetto al Medioevo (“la pietà e la forca” Jeremek)

  • Vagabondo per uomo medievale à immagine di Cristo. Non era un approfittatore. Era inestinguibile il vagabondo dal pellegrino. A Siena si trovava un ospedale che nel Medioevo accoglieva i Pellegrini e i mendicanti. Si dava da mangiare a tutti. Chiunque bussasse alla porta dell’ospedale era l’immagine di Cristo che chiedeva cibo e alloggio.
  • XVI-XVII sec. à le cose cambiano, la percezione del mendicante cambia per via delle epidemie (cambiamento successivo alla peste del 1248). Il vettore della malattia era la pulce del topo, che si attaccava all’uomo. Dopo l’epidemia si temeva che fosse il movimento dell’uomo a portare la peste. Si identifica nel mendicante colui che può portare malattie. C’è un motivo più complicato che è legato all’economia. Nel ‘500 ci sono tanti mendicanti perché il potere d’acquisto dei salari cala vertiginosamente. Questo accade perché per via dell’espansione demografica aumenta la disponibilità di lavoro. Si trovano più facilmente persone disposte a lavorare in pessime condizioni. I prezzi crescono vertiginosamente, ma i salari restano fermi. Jeremek utilizza un concetto che aaerma che se io devo lavorare molte ore al giorno e mi posso permettere solo un vestito e da mangiare, allora non faccio niente tanto ci sono istituzioni che mi forniscono queste cose. È per questo motivo che nascono tanti mendicanti , tanto il lavorare molto non da cose in più rispetto al fare carità. C’è anche una reazione contraria , per cui le città si devono difendere bloccando questo aElusso di persone che arrivano e non fanno nulla. A questo punto, il mendicante non è più l’immagine di Cristo ma di colui che abusa di un bene pubblico , di una risorsa come le istituzioni che bloccano la povertà. C’è una malattia ancora peggiore dell’epidemia per la mentalità dell’epoca, cioè l’ozio. L’ozio è il padre di tutti i vizi/peccati. Il mendicante è un contagiatore delle ANIME àIl suo cattivo esempio porterà altre persone ad imitarlo , e a perdere la propria anima perché l’ozio comporta la dannazione. È sia una minaccia sociale che religiosa. Bisogna dare una categoria ai poveri (coloro che campano sulle pubbliche istituzioni)
  • Vergognosi à inseriti in un contesto sociale e investivano 80% del loro denaro nei beni di prima necessità. Non c’era possibilità di mettere da parte i soldi per i tempi peggiori. Per quella famiglia erano guai se c’erano tempi brutti. In questo caso intervenivano corporazioni religiose , aiuti sociali… chiamati così perché venivano aiutati nelle loro case e in modo discreto , perché nessuno doveva sapere
  • Mendicanti à vengono reclusi perché percepiti come minaccia sociale (creano pressione sulle istituzioni), morale e religiosa (il loro esempio crea contaminazione peccaminosa), del corpo. Due tipi di minaccia: una dell’anima e una del corpo. I migliori centri di reclusione erano quelli del Regno Sabaudo. La malattia dell’anima si cura con il lavoro à lettera di San Paolo “se proprio non vogliono lavorare, che allora non mangino”. La correzione del mendicante passa attraverso il duro lavoro. Negli ospizi gli strumenti di correzione sono lavoro e preghiera. Dal punto di vista sociale queste persone saranno spacciate una volta uscite dall’ospizio (ma non uscivano neanche). Però si salvava l’anima
  • Catechesi à morale religiosa
  • Lavoro à laboratori per i giovani all’interno degli ospizi e, in seguito, case di lavoro
  • Scolarizzazione à I bambini erano recuperabili, sia dal punto di vista etico-religioso sia dal punto di vista sociale. Questo era possibile attraverso la scuola. I bambini imparano il lavoro e a leggere, scrivere, far di conto.

IL CULTO DI GESÙ BAMBINO

Servivano dei volontari che insegnassero la dottrina cristiana. Le scuole della dottrina cristiana erano organizzate sulla base del volontariato. Organizzazione complessa : insegnanti, silenziatori (tenere l’ordine), pescatori (prendere i bambini dalla strada) Il volontariato è favorito dal culto di Gesù bambino che assume nuovi significati tra il 1500 e il 1600. Bisognava pensare di vedere nel bambino povero l’immagine di Gesù bambino. Modello di virtù à amare i bambini. Dove l’amore era fatto di una spinta ad amarli ma con una distanza fisica e comunicativa. Cioè non si potevano avere contatti fisici e non si poteva dar loro del “tu”. 1500 à nascono ordini religioso il cui scopo è l’insegnamento al popolo. 1600: NASCONO GLI SCOLOPI. Nascono anche i somaschi (devono istruire il popolo ma soprattutto gli orfani)

SCUOLE DEI FRATELLI DELLE SCUOLE CRISTIANE – XVII sec.

Julia analizza il modello francese di scolarizzazione popolare à scuole dei Fratelli delle Scuole cristiane fondate da Jean-Baptiste de La Salle. Julia utilizza il concetto di panopticon usato da Foucault à fondatore del concetto di biopolitica (società occidentale fondata sul controllo). Foucault analizza 3 casi

  • Carceri
  • Scuola
  • Manicomi
  • Ospedali Non conclude perché muore di AIDS Disciplina vuol dire controllo à il controllato non sa di esserlo La scuola ha una disciplina che si esercita anche all’esterno à le regole di scuola vanno rispettate anche a casa altrimenti c’è il rischio di essere cacciati da scuola. Questa scuola è vista come uno strumento utile per togliere i bambini dalle strade , crea una separazione. La finalità è quella di togliere una potenziale minaccia sociale. DIFFERENZIAZIONE DEGLI INDIVIDUI L’insegnamento era individuale , il maestro insegnava ad un bambino per volta. Questo tipo di scuola era ineEicace. La diaerenziazione è legata ad una sorta di normalizzazione à si creano degli standard (obiettivi da raggiungere in una certa classe). Lo scarto tra quelli che sono gli obiettivi educativi e il livello fissato a livello teorico è l’INDIVIDUALIZZAZIONE. C’è un sistema di monitoraggio che permette di descrivere le competenze raggiunte dall’alunno , il suo carattere, il suo comportamento e se quella competenza risponde agli standard oppure se non ha raggiunto questi obiettivi. La prima cosa è individualizzare gli individui vedendo come si rapportano rispetto a degli standard che una sanzione amministratrice ha stabilito. Il comportamento è anche legato alla ortoepia (pronuncia corretta della lingua, tipo dizione) e di come sta seduto. Gli standard rispondono sia a livello di competenza sia a livello di disciplina di cuori e corpo (cosa pensano e come si comportano). Il sistema di sorveglianza richiede la scomposizione degli spazi e del tempo. Gli orologi diventano strumenti domestici nel 1600. ORGANIZZAZIONE DEL DISCIPLINAMENTO
  • SCOMPOSIZIONE DEL TEMPO à L’orologio permette la scomposizione del tempo quindi ogni attività didattica ha una sua scansione regolare ogni settimana. Così vale per le attività extra-didattiche (preghiera e ricreazione). Perché il tempo è un dono di Dio e l’uomo deve saggiamente distribuire tempi di lavoro, riposo e preghiera (sant’Agostino).
  • SCOMPOSIZIONE DEGLI SPAZI à nascono le aule. In realtà il concetto di aula nasce in Germania con la Scuola Normale (modello scolastico della futura società industriale). Le aule a loro volta si scompongono in altri spazi : cattedra, banchi. Anche la disposizione degli alunni non è casuale : uno con più diaicoltà viene messo vicino a qualcuno di più capace. C’era anche uno spazio per la punizione, il banco del disonore. In questi spazi dove la vita è scandita dal tempo, gli alunni non sono liberi , non possono muoversi a loro piacimento à entrano ed escono in fila per due. I loro movimenti sono collettivi Disciplinamento per le attività in aula à leggere comporta una postura precisa (ortopedia) Tutto avveniva nel SILENZIO à la parola era limitata a casi di estrema necessità. Tenere il silenzio occupa la mente, si pensa solo a quello. È una forma per annullare la resistenza di una persona , ha un disciplinamento. È una tecnica usata per rompere la resistenza di un individuo che è costretto a non pensare ad altro che a mantenerlo. STRUMENTI PER CONTRAPPORRE ALLE RESISTENZE DEGLI ALUNNI Per contrapporre al silenzio :
  • Esisteva un linguaggio dei segni , gesti: gli ordini del maestro erano dati con una spatola e a seconda di come la muoveva si capiva cosa bisognasse fare. Il silenzio deve essere mantenuto anche quando il maestro non era presente , bisognava avere una sorveglianza ottenuta da una moltiplicazione degli sguardi. Se il maestro si allontana ci saranno tre bambini, di cui il maestro si fida, che dovranno mantenere l’ordine e segnare i colpevoli. I bambini potevano farsi corrompere, ecc. ci sono quindi i sorveglianti dei sorveglianti, cioè altri bambini che osservano (ma gli altri non sanno che lo stanno facendo). Per contrapporre alla sorveglianza continua :
  • INTERNA à La separazione del perimetro scolastico dalla strada che implicava che i bambini dovessero entrare all’interno del perimetro ad una certa ora. Allo scattare di quell’ora i portoni si chiudono chi è dentro bene chi è fuori viene poi punito
  • ESTERNA à verifica delle assenze. Se il bambino è assente il maestro deve assicurarsi andando a casa dell’assente che l’assenza sia giustificata da una malattia. Se il maestro non può, vanno due bambini. Se l’assente è davvero malato il maestro o i bambini pregheranno per lui Le condizioni poste per l’accoglienza dei fanciulli realizzano un vero è proprio contratto con la famiglia che impone i seguenti obblighi:
  • Regolarità della frequenza scolastica
  • Rapporti regolari con i maestri
  • In casa mantenere un comportamento corretto e morigerato (soprattutto davanti ai figli)
  • I bambini devono essere mandati a scuola puliti e pettinati
  • Ingresso a 6 anni Patto scuola-genitori à i genitori devono recarsi alle udienze. Si crede che i genitori non siano dei buoni educatori à le scuole nascono perché si pensa che l’educazione familiare sia cattiva per via di alcolismo, violenze familiari… i genitori per non rovinare ciò che la scuola crea devono mantenere un comportamento in linea con quello che insegnava la scuola (anche non dire mali o pettegolezzi su altri) I bambini dovevano andare a scuola puliti e pettinati REGISTRO Il maestro ha due registri:
  • REGISTRO DI ACCETTAZIONE à che compila durante il corso dell’anno e su cui registra tutte le informazioni sugli alunni, ne definisce i profili psicologici e ne registra i progressi scolastici.
  • REGISTRO RIEPILOGATIVO à compilato alla fine dell’anno , dove vi confluiscono tutte le annotazioni del registro di accettazione con carattere più generale. Questo veniva lasciato al docente dell’anno

INFANZIA PRIVILEGIATA Si riprende un testo di Ariès Il bambino non viene più visto come l’uomo in miniatura ma come soggetto dotato di una sua specificità fisiologia e psicologica. Ariès era molto criticato, perché le sue critiche erano sul fatto che la scoperta dell’infanzia si potesse anticipare all’umanesimo italiano. Oggi c’è una critica sulle fonti che sono ritenute non attendibili. L’Émile, Rousseau à sanzione sulla scoperta dell’infanzia. L’educazione deve avere al centro il bambino Secondo Ariès, la scoperta dell’infanzia comporta importanti trasformazioni nei comportamenti familiari

  • Nascita della sfera del privato, Trasformazioni architettoniche della casa à diritto dell’individuo di poter avere una riservatezza , di un privato. L’elemento architettonico messo in evidenza da Ariès è il corridoio , che nasce con l’idea di intimità e di privato. I palazzi nobiliari diventano più piccoli , dovevano accogliere parenti e clienti (persone al servizio del nobile, come personale e clienti cioè persone legate a lui con un rapporto di clientela). Adesso non si accolgono più tutti i parenti e nemmeno i clienti
  • DiEusione della contraccezione à più corretto è dire “ programmazione delle nascite ”. una tecnica è sapere quanti figli in media ha una donna. Si scopre che le famiglie nobiliari hanno pochi figli. Questo è un indicatore di una programmazione delle nascite. Un altro metodo è quello di guardare la mortalità infantile , se una famiglia ha perso un figlio dopo qualche anno cercano di averne un altro. Oppure ci sono gli intervalli genesici (distanza tra nascita di un figlio e un altro), questa distanza può dipendere da problemi fisiologici di madre o padre. Con la riduzione delle nascite si riduce mortalità infantile
  • Riduzione mortalità infantile à maggiore cura e attenzione all’infanzia fa sì che si riduca la mortalità. Se la famiglia ha pochi bambini, questi riceveranno maggiori cure.
  • Bambino visto come investimento aEettivo e scolastico à È un investimento patrimoniale e scolastico. Si cercherà di dare a quel bambino la migliore istruzione possibile e le migliori condizioni di vita
  • AEermazione della famiglia nucleare e puerocentrica à la famiglia è solo genitori e figli. C’è solo una coppia genitoriale, i figli di questa coppia e nel caso delle famiglie nobiliari, la servitù. La famiglia nucleare mette il bambino al centro. Quindi secondo Ariès la famiglia nobiliare del ’600 è puerocentrica. La famiglia si fonda sul padre e sul passaggio dei patrimoni tra i soggetti maschili dalla famiglia (patrilineare), la donna era esclusa e l’unica forma di compensazione è la dote. Ariès è molto attento a come i quadri rappresentano i bambini. Mentre nei quadri del ‘400 i bambini erano rappresentati come uomini in miniatura (dimensione più piccola di quella degli adulti), con il ‘600 francese i bambini vengono rappresentati con i loro caratteri morfologici (rotolini su braccia e gambe, viso paauto). Rappresentazioni di ritratti famigliari che riportano i bambini defunti , segnano la non accettazione della morte del bambino e segnano un legame che la morte non può separare e si spera un legame nella vita futura. Vestiti dei bambini: rappresentati con abiti da bambini, fino a 6 anni da femmine perché no distinzioni.

PERSONAGGI CHE INCONTRA IL BAMBINO

Il bambino privilegiato non vive con la madre, soprattutto nel ‘700. I genitori nobili hanno una ricca vita sociale. Nel ‘700 i teatri duravano dal pomeriggio fino a tardi, quindi poi il nobile si alzava a mezzogiorno. Quindi il bambino vive con altre figure. Il bambino deve essere allattato, ma la donna nobile non lo fa.

  • NUTRICI à da 0 a 2 anni o comunque fino allo svezzamento o Domestiche o Balie à deve allattare il bambino e oltre a garantirgli la nutrizione deve anche garantirgli l’igienicità sia dell’ambiente che del bambino stesso Fine XVIII sec. Si ha una riscoperta dell’allattamento materno à Sull’onda del successo dell’Emile (fine 1700), molte donne della nobiltà vogliono allattare il loro bambino. Perché Rousseau riportando i precetti della

medicina empirica aaerma l’importanza dell’allattamento materno come strumento che tutela la salute dei bambini. È una moda questa richiesta delle nobili francesi suscitata da un successo di un libro. C’era chi sostenesse che era un’anticipazione di istanze femministe. Julia sostiene la prima ipotesi.

  • GOVERNANTI à fino a 6 anni. Le loro funzioni erano o Dare regole fisse ai bambini o Garantire la pulizia degli oggetti e degli ambienti o Instillare nel bambino le prime norme igieniche o Dare al bambino i primi precetti religiosi Il rapporto con la governante produce un forte legame aEettivo che si interrompe a 6 anni provocando, spesso, un trauma aaettivo al bambino. Finché resta aaidato alla governante non c’è sostanziale diEerenza nei giochi tra maschi e femmine : i bambini maschi giocavano con le bambole L’educazione domestica è finalizzata a isolare il bambino dal mondo esterno , visto come pericoloso per la sua integrità fisica e morale

L’ISTRUZIONE SENZA LACRIME

Il ‘600 è il secolo di Locke. Si capisce che il bambino può imparare attraverso i sensi; quindi, si impara con il gioco perché ritenuta esperienza sensoriale. Ci sono delle scoperte importanti NUOVI METODI PER IMPARARE A LEGGERE

  • Sistemi fonetici à per imparare a leggere. Non si impara il nome delle lettere, impara prima le vocali poi impara a combinare le consonanti con le vocali. Questo metodo riduce il tempo di apprendimento alla lettura. Ideato nella metà del 1600, nelle piccole scuole di Port Royal (scuola religiosa che prende il nome di un teologo francese da cui prende il nome la corrente del Giansenismo). I giansenisti sono fautori di un’interpretazione rigorosa del vangelo e dei testi religiosi di Sant’Agostino. Il loro atteggiamento è rigorista, accusano altre correnti religiose del cattolicesimo di essere corrotte, non applicano davvero i precetti evangelici e dei padri della chiesa. Nemici per eccellenza sono i gesuiti.
  • Scrittoio tipografico , Louis Dumas à inventato per Luigi XIII. Carte che riportavano le lettere e il bambino le metteva in sequenza per formare le parole
  • Carte che permettono associazioni suono-immagine à Comenio. ALTRE SCOPERTE
  • Nascono i primi giochi educativi à si evidenziano personaggi buoni e cattivi
  • Catechismi storici à cardinale Fleury. Idee della scuola di Port Royal. I catechismi tradizionali (romani) sono quelli approvati dal concilio di Trento. Bellarmino è un catechismo usato nelle campagne e piccole scuole, che espone in termini molto semplici alcuni dogmi della chiesa. Questa riduzione della semplicità, unita anche al fatto che il Bellarmino è associata al processo di Galileo , è stata vista negativamente. Però funzionava bene, per far imparare alle persone analfabete i precetti della chiesa ma veniva vista come fede deviata e non autentica. Polemica su questi catechismi dalla fine del 1600.

Necessità di cambiare à primo catechismo storico. Non più base teologica ma devono oErire esempi

di virtù o di cattiveria , cioè riportano episodi della bibbia di natura narrativa (Davide contro Golia). È più facile da comprendere , attraverso questo catechismo si avevano modelli di virtù e fede a cui si contrapponevano modelli opposti (di devianza dalla vera fede e dai costumi. Per esempio Erode).

  • Nascita della letteratura per l’infanzia à nasce con l’intento di formare eticamente il bambino , trasmettendogli attraverso la narrazione buoni o cattivi esempi. Walter Benjamin. Nascono come letteratura pensata per conformare l’infanzia a valori etici , morali e religiosi che fanno riferimento ad un mondo adulto. Novelle morali di Francesco Soave (1784) che verranno utilizzate come libro di lettura nelle scuole della Lombardia austriaca, esposizione di virtù. Non insiste sull’aspetto religioso, ma si virtù civili “il buon cittadino”.
  • BAMBINO SELVATICO , Victor à noto per il punto di vista scientifico. È stato studiato ed è stata tratta una conclusione di tipo filosofica. Viene trovato nudo in una foresta , si pensava fosse stato abbandonato e che grazie ai lupi si sia salvato. Immagine dei lupi : allevano i cuccioli delle altre razze , caratteristica tipica. Non ha avuto contatti con l’essere umano , quindi, non parla e cammina a 4 zampe. Si cerca di educarlo, perché visto come ineducabile. L’unico che ci prova è Itard ma fallisce. La sua conclusione è che ciò che distingue gli esseri umani è la molteplicità di bisogni che esso ha , ed è con questa molteplicità di bisogni che si inserisce in una dimensione sociale.
  • BAMBINO EROE NAZIONALE , Joseph Bara à Joseph Bara. L’esercito repubblicano deve domare l’insurrezione della Vandea. Regione fortemente cattolica, dove la nobiltà non è mai stata a Versailles, che ha sempre avuto controllo sulle popolazioni contadine locali. Il regimento di Bara deve compiere un’azione militare, e Bara è un tamburino. Segue il suo regimento e si trova nelle retrovie che vengono attaccate dai ribelli. Pensano di risparmiare il bambino, ma Bara non vuole concedere ai ribelli la bandiera e viene trucidato. I ribelli non scappano in tempo, quindi vengono uccisi. Trovano il cadavere di Bara che conserva la bandiera. Lo seppelliscono nell’ospedale dei militari (Les Invalides).