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Storia del Partito Socialista Italiano: Dal Comunismo al Centrismo (1921-1994), Esquemas y mapas conceptuales de Historia Política

La storia del partito socialista italiano (psi) dal suo inizio nel 1921 fino al 1994. Il documento tratta dei vari ideologici e politici che hanno influenzato il partito, dalla sua posizione di sinistra estrema alla centrismo, e i suoi rapporti con altri partiti, come il pci e il dc. Vengono descritte le elezioni, le scissioni e le alleanze politiche del psi durante questo periodo.

Tipo: Esquemas y mapas conceptuales

2019/2020

Subido el 31/05/2020

Tiaru44
Tiaru44 🇦🇷

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bg1
:PCI PSI PSDI PRI DC PLI MSI
Date 1921/43-1991 1943/47-1994 1947-1998 1895/1943-2018 1943-1994 1949-1994 1946-1995
Ideolo
-gia Comunismo, laico,
antifascismo,
eurocomunismo
marxismo-leninismo,
“¿anti sistema?” binario
comunismo progressivo
socialismo, laico,
riformismo,
socialdemocrazia,
socialismo liberale
(sempre influenzato dal
rapporto con PCI)
socialdemocrazia,
riformismo, laico,
europeismo
Repubblicanesimo,
europeismo, laico,
liberalismo sociale,
(tradizione nazionale
rivoluzionaria,
democratica e
repubblicana)
Cristianesimo
democratico,
cristianesimo sociale,
cristianesimo liberale,
conservatorismo sociale,
europeismo
Liberalismo,
antifascismo,
anticomunismo, laico,
all’inizio monarchico
(tradizione
risorgimentale dello
stato unitario)
neofascismo,
laico,
conservatorismo,
anticomunismo,
nazionalismo
Schier
mento
Sinistra
Estrema sinistra
Centro-sinistra
sinistra
Centro
Centro-sinistra
Centro
Centro-sinistra Centro Centro
Centro-destra
Destra
Estrema destra
Model
organi
-zativo
partito di massa, cellula
come unità di base,
mobilizzazione di massa
Partito di massa
di massa in
pectore, rimane
forza di élite,
centralizzato
di massa,
partito di élite,
organizzazione
centrale
Partito di massa partito di élite
organizzazione centrale
Partito di massa
centralizzazione
Anni
40:
transi-
zione
--
Cen-
trismo
DC+
(div)
PSI
PRI
PSDI
PC+PS
Inizi: egemonia militare e
forte ruolo politico nella
Resistenza;
1944: Togliatti promuove
svolta di Salerno,
impostazione popolare del
partito e “democrazia
progressiva”;
1946: governi del CLN,
avere buone relazioni con i
cattolici.
1947: escluso dalla DC per
opposizione a Piano
Marshall e NATO;
1948: sconfitta del FDP,
che però segna
preponderanza sul PSI
1946: entra nel CLN
1947: PSI partito vecchio,
massimalista e
rivoluzionario.
1948: dopo la scissione di
Palazzo Barberini, Basso
guida il partito (PSI)
all’alleanza con il PCI, con
esiti disastrosi: nella
immagine e sul rapporto
col PCI internazionale
(perdita dei riferenti e la
tradizione sindacale), male
elezioni, impossibilità di
alleanze (unico PCI)
scissione di
Palazzo Barberini
(1947) su
autonomia dal
PCI, sofferto
ingresso in
governo centrista
pochi mesi dopo,
tensioni interne
su allineamenti
internazionali
Non entra in CLN o in
governi fino al 1946
per l’indeterminatezza
sulla questione
istituzionale;
1948: Pacciardi
elezioni (1946, 1948) in
solitaria; inizio a
sinistra democratica,
neutralista e
anticapitalista,
apertura alle sinistre al
centro con centrismo
1948: De Gasperi V
DC+PLI+PSDI+PRI per
l’interesse superiore
della nazione.
1942: nacque di: il
Movimento guelfo [Piero
Malvestiti] + Partito
popolare prefascista DG
1943-46: ingresso nel
CLN; De Gasperi pone le
basi partito composito,
alleanze plurali,
autonomia dal Vaticano,
NATO e scelta atlantica;
1945: De Gasperi alla
guida del governo;
1946: 35.2% FM del sist
1948: rottura dell’unità
antifascista; 48.5%, FAC
conferma della formula
del centrismo
rifondato nel 1943-44,
nel CLN;
1943-46: entra nel CLN
elezioni del 1946 in
UDN, sostegno
all’opzione monarchica;
elezioni del 1948 in
Blocco Nazionale ->
risultati disastrosi e
sbilanciamento
territoriale, emorragia
liberal-progressista;
ala moderata nei governi
centristi, ruolo di Einaudi
rifondato nel 1946
ispirandosi a RSI;
partecipa a
elezioni 1948; nel
1950 De
Marsanich
segretario, svolta
“conservatrice”
Anni
50:
cen-
tris-
mo
sviluppo di massima forza
organizzativa a metà
decennio;
i “fatti d’Ungheria” e
Chruscev, incrinano iscritti
e membri FGCI e
rompono la presa
ideologica del PCI sul PSI;
lealtà all’URSS, ma
recupero di prospettive di
lunga segreteria di Nenni e
rafforzamento
organizzativo dopo la
débâcle; il PSI cerca
autonomia sul versante
laico e libertario,
mantenendo l’orizzonte
marxiano; a provocare il
distacco dal PCI è il
contesto internazionale
(fatti d’Ungheria del 1956,
scissioni e
ricomposizioni
fino al 1952
(PSDI), partito
socialista ma
schiacciato fra DC
al governo e il più
grande PSI, con
cui ha un
rapporto
problematico
1953: elezioni:
arretramento nei
consensi e riduzione al
minimo.
Ripensare la strategia:
laicità e diritti civili e
abbraccio di un
riformismo sociale ed
economico: New Deal.
1958: Pacciardi + La
1950-51: impulso della
sinistra interna e riforme
1952: legge Scelba ritiro
di De Gasperi.
1953: “legge truffa” nel
cui premio di
maggioranza
1954: Fanfani: partito
come strumento
autosufficiente di
acquisizione e controlllo
1951: Villabruna
“intelligente
progressismo liberale”
riflessione su ideologia e
orizzonte del partito, da
conservatorismo a
liberalismo economico
(desta + conservatrice)
1953: (-) territoriale
1954: Malagodi,
scissione della corrente
alleanza con i
monarchici in
amministrative
1951-52 al Sud, in
governi di Napoli
e Bari; 5.8% nel
1953; spinta delle
organizzazioni
giovanili; politica
di inserimento
fino a governo
pf3

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¡Descarga Storia del Partito Socialista Italiano: Dal Comunismo al Centrismo (1921-1994) y más Esquemas y mapas conceptuales en PDF de Historia Política solo en Docsity!

: PCI PSI PSDI PRI DC PLI MSI

Date 1921/43-1991 1943/47-1994 1947-1998 1895/1943-2018 1943-1994 1949-1994 1946-

Ideolo

-gia

Comunismo, laico, antifascismo, eurocomunismo marxismo-leninismo, “¿anti sistema?” binario comunismo progressivo socialismo, laico, riformismo, socialdemocrazia, socialismo liberale (sempre influenzato dal rapporto con PCI) socialdemocrazia, riformismo, laico, europeismo Repubblicanesimo, europeismo, laico, liberalismo sociale, (tradizione nazionale rivoluzionaria, democratica e repubblicana) Cristianesimo democratico, cristianesimo sociale, cristianesimo liberale, conservatorismo sociale, europeismo Liberalismo, antifascismo, anticomunismo, laico, all’inizio monarchico (tradizione risorgimentale dello stato unitario) neofascismo, laico, conservatorismo, anticomunismo, nazionalismo

Schier

mento

Sinistra Estrema sinistra Centro-sinistra sinistra Centro Centro-sinistra Centro Centro-sinistra Centro Centro Centro-destra Destra Estrema destra

Model

organi

-zativo

partito di massa, cellula come unità di base, mobilizzazione di massa Partito di massa di massa in pectore, rimane forza di élite, centralizzato di massa, partito di élite, organizzazione centrale Partito di massa partito di élite organizzazione centrale Partito di massa centralizzazione

Anni

transi-

zione

Cen-

trismo

DC+

(div)

PSI

PRI

PSDI

PC+PS

Inizi: egemonia militare e forte ruolo politico nella Resistenza; 1944: Togliatti promuove svolta di Salerno, impostazione popolare del partito e “democrazia progressiva”; 1946: governi del CLN, avere buone relazioni con i cattolici. 1947: escluso dalla DC per opposizione a Piano Marshall e NATO; 1948: sconfitta del FDP, che però segna preponderanza sul PSI 1946: entra nel CLN 1947: PSI partito vecchio, massimalista e rivoluzionario. 1948: dopo la scissione di Palazzo Barberini, Basso guida il partito (PSI) all’alleanza con il PCI, con esiti disastrosi: nella immagine e sul rapporto col PCI internazionale (perdita dei riferenti e la tradizione sindacale), male elezioni, impossibilità di alleanze (unico PCI) scissione di Palazzo Barberini (1947) su autonomia dal PCI, sofferto ingresso in governo centrista pochi mesi dopo, tensioni interne su allineamenti internazionali Non entra in CLN o in governi fino al 1946 per l’indeterminatezza sulla questione istituzionale; 1948: Pacciardi elezioni (1946, 1948) in solitaria; inizio a sinistra democratica, neutralista e anticapitalista, apertura alle sinistre al centro con centrismo 1948: De Gasperi V DC+PLI+PSDI+PRI per l’interesse superiore della nazione. 1942: nacque di: il Movimento guelfo [Piero Malvestiti] + Partito popolare prefascista DG 1943-46: ingresso nel CLN; De Gasperi pone le basi partito composito, alleanze plurali, autonomia dal Vaticano, NATO e scelta atlantica; 1945: De Gasperi alla guida del governo; 1946: 35.2% FM del sist 1948: rottura dell’unità antifascista; 48.5%, FAC conferma della formula del centrismo rifondato nel 1943-44, nel CLN; 1943-46: entra nel CLN elezioni del 1946 in UDN, sostegno all’opzione monarchica; elezioni del 1948 in Blocco Nazionale -> risultati disastrosi e sbilanciamento territoriale, emorragia liberal-progressista; ala moderata nei governi centristi, ruolo di Einaudi rifondato nel 1946 ispirandosi a RSI; partecipa a elezioni 1948; nel 1950 De Marsanich segretario, svolta “conservatrice”

Anni

cen-

tris-

mo

sviluppo di massima forza organizzativa a metà decennio; i “fatti d’Ungheria” e Chruscev, incrinano iscritti e membri FGCI e rompono la presa ideologica del PCI sul PSI; lealtà all’URSS, ma recupero di prospettive di lunga segreteria di Nenni e rafforzamento organizzativo dopo la débâcle; il PSI cerca autonomia sul versante laico e libertario, mantenendo l’orizzonte marxiano; a provocare il distacco dal PCI è il contesto internazionale (fatti d’Ungheria del 1956, scissioni e ricomposizioni fino al 1952 (PSDI), partito socialista ma schiacciato fra DC al governo e il più grande PSI, con cui ha un rapporto problematico 1953: elezioni: arretramento nei consensi e riduzione al minimo. Ripensare la strategia: laicità e diritti civili e abbraccio di un riformismo sociale ed economico: New Deal. 1958: Pacciardi + La 1950-51: impulso della sinistra interna e riforme 1952: legge Scelba ritiro di De Gasperi. 1953: “legge truffa” nel cui premio di maggioranza 1954: Fanfani: partito come strumento autosufficiente di acquisizione e controlllo 1951: Villabruna “intelligente progressismo liberale” riflessione su ideologia e orizzonte del partito, da conservatorismo a liberalismo economico (desta + conservatrice) 1953: (-) territoriale 1954: Malagodi, scissione della corrente alleanza con i monarchici in amministrative 1951-52 al Sud, in governi di Napoli e Bari; 5.8% nel 1953; spinta delle organizzazioni giovanili; politica di inserimento fino a governo

via italiana al socialismo distensione a fine anni ‘ Malfa. CS: (-) riferimenti mazziniani, forza di sinistra democratica moderata. del consenso, rafforza struttura del partito e suoi legami con settore dell’economia di Stato, che viene sviluppato e incentivato. 1958: la DC è lo stato di sinistra (poi radicali) nel 1955 1958: CS, PLI nella opposizione per come alternativa liberal- moderata vs DC. Tambroni (1960)

Anni

centro

sinistr

a

DC+PS

+PSDI

+PRI

PC e

MSI

isoltati

“amendoliani” per rapprochement con i socialisti vs. “ingraiani” per incontro con la sinistra dei nuovi movimenti, più lontano dal modello sovietico; Longo per unità; blanda critica della repressione della “primavera di Praga” (1968), ma espulsione del gruppo de il manifesto, critico verso l’URSS (1969); PCI sfidato e contestato dal ‘ 1962: governo Fanfani. 1963: centro-sinistra con programma ambizioso, ma scissione PSIUP con ingresso diretto al governo nel 1963; “tintinnar di sciabole”; processo di fusione con PSDI, per costruzione di una terza forza laica e socialista, 1968: finisce in fallimento, perdita delle elezioni e il PSI rimase come partito marginale. riavvicinamento “forzato” al PSI, Saragat eletto Capo dello Stato (1964); nel 1966 unione con PSI, ma viene meno già nel 1969

Partecipazione ai governi del centro- sinistra, “Nota aggiuntiva”, passaggio a essere riformatore, innovazione nel campo della politica economica (La Malfa: programmazione, mercato europeo); “l’altro polo della sinistra”, “coscienza critica” Moro guida il partito verso il “centro-sinistra”; 1963: perdita di consenso verso PLI e distacco di organizzazioni cattoliche dal collateralismo; la dinamica di occupazione dello Stato si intensifica; il consenso elettorale rimane stabile DC = esercizio del potere 1962-1963: forza di opposizione democratica al centro-sinistra, boom nel 1963. Non ottiene resultati concreti. Progressiva perdita di prospettive e in isolamento Impossibilità di collaborazione con la destra (MSI) isolamento durante il centro- sinistra, perdita di controllo sull’area della dissidenza di destra radicale ed estrema

Anni

com-

pro-

messo

sto-

rico

DC+PC

1972: Berlinguer; il golpe cileno ispira una proposta di “compromesso storico”; 1976: 34.4 % elaborazione dell’”eurocomunismo”; difficoltà economico- sindacale e il terrorismo rosso; appoggio sterno al governo Andreotti III, fiducia a governo Andreotti IV Rapimento di Moro (sponda nella DC), ma 1979: fallimento del Compromesso storico Primi anni: centrismo, corruzione, divisione interne. 1976: elezioni, minimo storico. 1976: Craxi, segrataria più stabile e solida della storia del PSI, promuove rinnovamento e alleanze interne; il PSI contrasta il dialogo diretto DC-PCI incalzando i comunisti, ricambio della classe dirigente. si ripropone il problema strategico dello schiacciamento tra DC e PSI; avvio della segreteria Longo (1978) esaurito ruolo di cerniera verso PSI, contributo di La Malfa ad incontro DC-PCI, che però nel 1979 è ritenuto fallito 1971: spostamenti di voti al MSI e ritorno alla formula di centro-destra 1974: perdita del referendum sul divorzio Crisi economica, disagio giovanile, terrorismo rosso e nero. 1975: Zaccagnini 1976: il PCI avvicina la DC; governi di “solidarietà nazionale” Andreotti III e Andreotti IV, con rapimento e uccisione di Moro; rottura DC-PCI nel 1979 1972-73: breve ritorno al governo col governo Andreotti II. divaricazione di strategie e crisi elettorale; 1976: Zanone pone basi per l’apertura a sinistra; per evitare l’emarginazione totale sostiene con la sua astensione il governo Andreotti III, ma non da fiducia ad Andreotti IV 1979: elezione per il parlamento europeo: sopravvivono sotto Almirante, strategia della Destra Nazionale, alleanza e poi fusione con il PDIUM e 8.7% nel 1972; scissione fallimentare di area filodemocristiana; MSI poco toccato dal terrorismo nero

Anni

penta-

par-

Tito

nuova strategia basata su “alternativa democratica” e “terza via”, insieme a “questione morale”; 1981: Berlinguer dichiara conclusa la spinta 1983: Craxi presidente del Consiglio, aggressivo verso DC e PCI sulla base dell’immagine di partito efficiente e riformatore; rappresentazione dei ceti il PSDI trova una sponda nel PSI craxiano, ma Longo è coinvolto nello scandalo P2; pentapartito, Scomparso La Malfa 1981: Spadolini guida il governo dal 1981, 1º governo repubblicano e pentapartito 1983: massimo storico: 1981: perdita della presidenza del Consiglio “preambolo” per ritornare ad alleanze precedenti; 1982: De Mita: maggiore Zanone: il partito rientra stabilmente nel governo pentapartito, spostamento liberal critico in controtendenza con neoliberismo indebolimento delle ideologie, ma il MSI rimane isolato a causa della sua alterità e pervaso da