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Economia e amministrazioni pubbliche, Study notes of Economics

La sapienza economia delle amministrazioni pubbliche terzo anno

Typology: Study notes

2019/2020

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ECONOMIA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (6
crediti) [EAP]
Libro di testo Paoloni/Grandis: La dimensione aziendale delle amministrazioni pubbliche.(Giappichelli) e
Zanda Fondamenti di economia aziendale (Giappichelli)
ECONOMIA AZIENDALE PROPEDEUTICA.
Orario di ricevimento: Giovedì 11-13
Esame: prova scritta unica. Date: 10 Gennaio 7 Febbraio 13 Giugno 11 Luglio 10 Settembre
Venerdì 28/9 Aula Bianchi Bianchinelli
Giovedì 20 Settembre (1 lezione)
Tradizionalmente lo studio delle amministrazioni pubbliche è stato affrontato con un approccio
giuridico che poneva l’attenzione sugli aspetti formali più che sostanziali.
In questo senso sono nate materie denominate contabilità di stato e contabilità pubblica che
studiano l’attività finanziaria dello stato e delle amministrazioni pubbliche che si sostanzia in
entrate e spese. La contabilità di stato studia esclusivamente la contabilità dello stato la contabilità
pubblica studia sia lo stato sia le altre amministrazioni pubbliche entrambe applicando un
approccio giuridico. Queste materie studiano le norme che regolano entrate e spese e delle
procedure applicate per la redazione dei documenti di bilancio.
L’analisi dell’attività finanziaria dello stato e delle amministrazioni pubbliche secondo un approccio
economico aziendale è oggetto di studio della ragioneria pubblica.
La ragioneria pubblica studia il sistema informativo e il sistema delle rilevazioni contabili ed extra
contabili dello Stato e delle amministrazioni pubbliche secondo un approccio economico aziendale.
Con il tempo la ragioneria pubblica ha ampliato il suo campo d’interesse e quindi c’è stato un
graduale passaggio dalla ragioneria pubblica all’economia delle amministrazioni pubbliche.
L’economia delle amministrazioni pubbliche studia lo stato e le amministrazioni pubbliche
focalizzando la propria attenzione non solo sugli aspetti contabili ma anche sugli aspetti gestionali
studiati nell’economia aziendale.
In tal senso è necessario adottare tecniche e strumenti tipici dell’economia aziendale adattate alle
aziende pubbliche. Mutuiamo dei concetti già visti in economia aziendale e li applichiamo alle
amministrazioni pubbliche è una sorta di economia aziendale applicate alle amm. pubbliche.
In linea con l’economia aziendale l’EAP studia il comportamento delle aziende pubbliche e il
relativo sistema informativo.
1 SEZIONE: “La parte istituzionale” nella quale analizzeremo il comportamento dell’azienda
pubblica quindi studieremo i meccanismi di programmazione e controllo, i principi di funzionamento
2 SEZIONE: “La parte contabile” in cui si introdurrà il sistema finanziario. Rilevazione dei fatti di
gestione, la determinazione dei risultati e l’interpretazione dei fatti e dei risultati.
L’affermazione dell’economia delle amministrazioni pubbliche è stata stipulata, ha avuto impulso,
dal processo di crisi delle aziende pubbliche degli anni 90 che ha reso improcrastinabile un
processo di rinnovamento delle stesse denominato processo di aziendalizzazione.
(IMPROCRASTINABILE: che non può essere rimandato, di estrema attualità e urgenza,
improrogabile.)
Sono state emanate norme volte ad introdurre per legge i principi di gestione tipici delle imprese
nelle aziende pubbliche.
PRIMA
ANNI 90
DOPO
Approccio Giuridico
(controllo del rispetto delle
norme e della produzione)
Approccio economico
aziendale.
Non solo controllo del rispetto
delle norme ma anche controllo
dei risultati e delle applicazioni di
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ECONOMIA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (

crediti) [EAP] Libro di testo Paoloni/Grandis: La dimensione aziendale delle amministrazioni pubbliche.(Giappichelli) e Zanda Fondamenti di economia aziendale (Giappichelli) ECONOMIA AZIENDALE PROPEDEUTICA. Orario di ricevimento: Giovedì 11 - 13 Esame: prova scritta unica. Date: 10 Gennaio 7 Febbraio 13 Giugno 11 Luglio 10 Settembre Venerdì 28/9 Aula Bianchi Bianchinelli Giovedì 20 Settembre (1 lezione) Tradizionalmente lo studio delle amministrazioni pubbliche è stato affrontato con un approccio giuridico che poneva l’attenzione sugli aspetti formali più che sostanziali. In questo senso sono nate materie denominate contabilità di stato e contabilità pubblica che studiano l’attività finanziaria dello stato e delle amministrazioni pubbliche che si sostanzia in entrate e spese. La contabilità di stato studia esclusivamente la contabilità dello stato la contabilità pubblica studia sia lo stato sia le altre amministrazioni pubbliche entrambe applicando un approccio giuridico. Queste materie studiano le norme che regolano entrate e spese e delle procedure applicate per la redazione dei documenti di bilancio. L’analisi dell’attività finanziaria dello stato e delle amministrazioni pubbliche secondo un approccio economico aziendale è oggetto di studio della ragioneria pubblica. La ragioneria pubblica studia il sistema informativo e il sistema delle rilevazioni contabili ed extra contabili dello Stato e delle amministrazioni pubbliche secondo un approccio economico aziendale. Con il tempo la ragioneria pubblica ha ampliato il suo campo d’interesse e quindi c’è stato un graduale passaggio dalla ragioneria pubblica all’economia delle amministrazioni pubbliche. L’economia delle amministrazioni pubbliche studia lo stato e le amministrazioni pubbliche focalizzando la propria attenzione non solo sugli aspetti contabili ma anche sugli aspetti gestionali studiati nell’economia aziendale. In tal senso è necessario adottare tecniche e strumenti tipici dell’economia aziendale adattate alle aziende pubbliche. Mutuiamo dei concetti già visti in economia aziendale e li applichiamo alle amministrazioni pubbliche è una sorta di economia aziendale applicate alle amm. pubbliche. In linea con l’economia aziendale l’EAP studia il comportamento delle aziende pubbliche e il relativo sistema informativo. 1 SEZIONE: “La parte istituzionale” nella quale analizzeremo il comportamento dell’azienda pubblica quindi studieremo i meccanismi di programmazione e controllo, i principi di funzionamento 2 SEZIONE: “La parte contabile” in cui si introdurrà il sistema finanziario. Rilevazione dei fatti di gestione, la determinazione dei risultati e l’interpretazione dei fatti e dei risultati. L’affermazione dell’economia delle amministrazioni pubbliche è stata stipulata, ha avuto impulso, dal processo di crisi delle aziende pubbliche degli anni 90 che ha reso improcrastinabile un processo di rinnovamento delle stesse denominato processo di aziendalizzazione. (IMPROCRASTINABILE: che non può essere rimandato, di estrema attualità e urgenza, improrogabile.) Sono state emanate norme volte ad introdurre per legge i principi di gestione tipici delle imprese nelle aziende pubbliche. PRIMA ANNI 90 DOPO Approccio Giuridico (controllo del rispetto delle norme e della produzione) Approccio economico aziendale. Non solo controllo del rispetto delle norme ma anche controllo dei risultati e delle applicazioni di questi principi

21 settembre (lezione 2)

EVOLUZIONE NORMATIVA DELLE AP

Negli anni 90 si afferma la teoria del fallimento della gestione pubbliche, con aziende pubbliche caratterizzate da:

  • uno stato di dissesto finanziario
  • scarsità delle risorse produttive
  • inefficienza dei processi erogativi
  • una scarsa professionalizzazione del manager pubblico. Processo di rinnovamento= Aziendalizzazione Il processo in Italia ha seguito 2 vie alternative:
  1. Privatizzazioni (dismettere alcune aziende, farle diventare private)
  2. Istituzionalizzazione PRIVATIZZAZIONI Obiettivi perseguiti con le privatizzazioni:
  • riorganizzazione delle varie aziende pubbliche con la riduzione dell’intervento dello Stato nell’economia.
  • valorizzazione del mercato finanziario con possibilità di accesso da parte dei risparmiatori La privatizzazione può avvenire in 3 modalità diverse: 1)PRIVATIZZAZIONE FORMALE O GIURIDICA 2)PRIVATIZZAZIONE SOSTANZIALE O ECONOMICA 3)PRIVATIZZAZIONE FUNZIONALE PRIVATIZZAZIONE FORMALE Si realizza mediante il mutamento della veste giuridica dell’azienda che da azienda di diritto pubblico diventa azienda di diritto privato. Generalmente abbiamo l’ente pubblico che diventa società per azioni. Si tratta di una privatizzazione esclusivamente formale in quanto l’ente pubblico continua ad essere il proprietario dell’azienda. Questa privatizzazione formale è utilizzata come passaggio propedeutico alla privatizzazione sostanziale. PRIVATIZZAZIONE SOSTANZIALE Oltre al cambiamento della veste giuridica che comunque ci deve essere si effettua una cessione totale o parziale delle quote di capitale sociale dell’azienda. Si realizza quindi il subentro dei privati nella gestione dell’azienda. Tale privatizzazione può assumere diverse configurazioni a seconda dell’entità del capitale ceduto.
  • In ipotesi di cessione del 100% del capitale sociale si assiste alla privatizzazione “pura”
  • Se la cessione è inferiore al 100% l’ente pubblico mantiene la sua presenza nella gestione dell’azienda L’entità della percentuale di capitale sociale detenuta dall’ente non è l’unica caratteristica rilevante nel determinare l’influenza dell’ente pubblico nella gestione della società. Nel nostro paese lo stato ha generalmente mantenuto la golden share ovvero il diritto di nominare i vertici societari (gli organi sociali, scegliere l’amministratore) Benefici attesi dalla privatizzazione:
  • Scelta di una struttura societaria più flessibile rispetto all’ente pubblico. (rimborso spese per una notte in albergo di un dipendente: per la società solo la ricevuta del pagamento invece nell’ente pubblico ricevuta del pagamento estratto conto ecc.)
  • Maggiore responsabilizzazione del management L’ente pubblico mantiene la supervisione dell’azienda e definisce le finalità e gli obiettivi aziendali.

La persona giuridica pubblica comprende:

  • gli enti pubblici territoriali e locali
  • gli enti pubblici economici (istituto per il credito sportivo)
  • gli enti pubblici istituzionali (enti pubblici assistenziali e previdenziali INPS INAIL/enti di promozione della cultura, dello sport, nel settore sanitario ASL, enti nella ricerca università ecc.) Tutti gli enti pubblici sono assoggettati a norme di diritto pubblico. Dalla classificazione i evince che aziende con soggetto giuridico pubblico sono sicuramente aziende pubbliche. Il criterio è di tipo formale ed esclude alcune aziende che pur avendo una personalità giudica privata rientrano nella sfera delle aziende pubbliche. 3)in funzione del soggetto economico: Il soggetto economico è la persona o il discreto gruppo di persone che di fatto detiene il supremo potere volitivo e guida l’azienda. Le aziende si distinguono in : A)con soggetto economico privato Sono le aziende con soggetto giuridico privato e soggetto economico privato. B) con soggetto economico pubblico Rientrano in questa categoria:
  • aziende con soggetto giuridico pubblico
  • azienda con soggetto giuridico privato e ciò deriva dal fatto che in Italia ci sono persone giuridiche private (generalmente SPA) che: hanno il capitale sociale in mano ad enti pubblici oppure hanno un capitale sociale diffuso ma l’ente pubblico è l’azionista predominante che stabilisce le finalità generali e nomina il vertice. La categoria aziende pubbliche rappresenta un mondo variegato con realtà profondamente diverse. Si tratta di aziende che adottano regole contabili diverse ma con regole gestionali comuni ispirate ai principi dell’economia aziendale.

27 SETTEMBRE 2018 (3 LEZIONE)

SETTORE PUBBLICO

Con riferimento al settore pubblico, un tema particolarmente rilevante è quello del controllo dei conti del settore pubblico, sia per motivazioni interne ed esterne, come l’appartenenza all’unione europea (U.E) e il conseguente rispetto dei parametri di Maastricht. In merito a quest’ultimo aspetto nell’EU è stato elaborato il sistema europeo dei conti (SEC 2010) che individua le amministrazioni pubbliche (AP) in base ad un criterio funzionale. AP: (aziende pubbliche) sono le aziende che producono beni e servizi non destinati al mercato oppure che operano sul mercato ma con prezzi “NON SIGNIFICATIVI” (non cosi rilevanti da influenzare la domanda e l’offerta). Dobbiamo capire quando un prezzo è significativo PREZZO SIGNIFICATIVO: Fatturato (pxq ricavi delle vendite) copre più del 50% dei costi di produzione. Se il fatturato è inferiore al 50% dei costi della produzione l’azienda è un’amministrazione pubblic Ai sensi del SEC 2010 le amministrazioni pubbliche in italia sono distinte in:

  • AMMINISTRAZIONI CENTRALI (presidenza repubblica consiglio ministeri ecc.)
  • AMMINISTRAZIONI LOCALI (regioni province comuni università aziende ospedaliere)
  • ENTI DI PREVIDENZA E ASSISTENZA (inps inail ecc) ISTAT annualmente pubblica la lista delle AP ai sensi del SEC 2010 Le spese di tali enti sono rendicontate nel Conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche che è redatto dal 1997 applicando la competenza economica. Il SETTORE PUBBLICO ALLARGATO comprende le amministrazioni pubbliche (definite dal SEC
  1. e le imprese pubbliche nazionali e locali, controllate o solo partecipate dallo stato o da altre amministrazioni pubbliche.

Per il SPA(settore pubblico allargato) si redige dagli anni Settanta un conto consolidato applicando la competenza finanziaria. L’azienda è composta da:

  • un sistema di beni : patrimonio o capitale
  • un sistema di persone : organizzazione
  • un sistema di operazioni : gestione IL PATRIMONIO DELLE AZIENDE PUBBLICHE Patrimonio: insieme dei beni a disposizione dell’azienda in un determinato momento. Concetto stock, riferito ad una data. Sotto l’aspetto qualitativo, il patrimonio è un insieme di beni espressi nelle proprie unità di misura diverse tra loro. (euro dollari kilowat). E’ rappresentato in un documento denominato inventario. Sotto l’aspetto quantitativo, il patrimonio è un fondo omogeneo di valori perché tutti i beni sono sottoposti a valutazione e sono espressi in moneta (euro). E’ rappresentato nello Stato Patrimoniale ed è espresso mediante un unico valore. PATRIMONIO=ATTIVITA’-PASSIVITA’ Con riferimento alle aziende pubbliche, particolare rilevanza assume lo studio e la classificazione dei beni pubblici. CLASSIFICAZIONE GIURIDICA Dal punto di vista giuridico i beni pubblici si distinguono in: BENI DEMANIALI: sono disciplinati da norme di diritto pubblico e sono di proprietà dello Stato o di un altro ente territoriale o di un loro consorzio (c’è un unica eccezione rappresentata dal Patrimonio dello Stato SPA) Caratteristiche dei beni demaniali:
  • inalienabili
  • imprescrittibili
  • non soggetti a imposizione fiscale
  • con utilità diretta e immediata a favore della collettività Si classificano in 2 categorie: DEMANIO NECESSARIO: beni di proprietà dello Stato ( spiagge, laghi, fiumi) DEMANIO ACCIDENTALE/ACCESSORIO: sono di proprietà dello Stato o di un ente territoriale che sono considerati beni demaniali (es. strade/ autostrade/cimiteri/musei/edifici di interesse storico) BENI PATRIMONIALI: categorie definita in via residuale che comprende tutti i beni di proprietà dello Stato o di un ente pubblico che non sono demaniali. (art 826cc) Anche i beni patrimoniali sono distinti in 2 categorie: INDISPONIBILI: quelli che hanno una destinazione vincolata cioè un uso stabilito dalla natura del bene (le foreste, le cave, le miniere, beni in dotazione del presidente della repubblica) DISPONIBILI: sono soggetti alla disciplina di diritto privato Questa è una classificazione prettamente giuridica ma ci può essere anche una classificazione economico-aziendale. Dal punto di vista economico-aziendale si distingue tra:
  • BENI STRUTTURALI: l’insieme dei beni che soddisfano direttamente i bisogni della collettività (spiagge libere, giardini pubblici, ecc)
  • BENI STRUMENTALI: E’ l’insieme dei beni strumentali utilizzati per lo svolgimento dell’attività dell’ente (edifici utilizzati come pubblici uffici ecc.)
  • BENI ACCESSORI: insieme di beni che non hanno un rapporto funzionale per l’attività dell’ente.
  • limitata interazione tra i diversi uffici
  • demotivazione del personale
  • de-responsabilizzazione dei dirigenti Clima di tensione nei rapporti tra amministrazione e politica Rapporti sono necessari indispensabili. Le due strutture devono interagire. Il sistema economico nella pubblica amministrazione è un soggetto bicefalo con una componente politica e una componente amministrativa. Il dlgs 29/1993 (165/2001) ha introdotto il principio della distinzione tra politica e amministrazione.
  • il direttore generale è al vertice della struttura organizzativa gestionale
  • non vi è un rapporto gerarchico tra l’organo politico e l’organo amministrativo di vertice. RAPPORTO GERARCHICO —————-> RAPPORTO FIDUCIARIO L’organo politico nomina i responsabili della struttura gestionale scegliendo i propri rappresentanti delegati nella struttura stessa. L’organo politico vigila sull’attività svolta e sui risultati raggiunti. Se viene meno il rapporto di fiducia il dirigente può essere rimosso dall’incarico. PRINCIPIO DISTINZIONE (non uguale) SEPARAZIONE AUTORITA’ ISTITUZIONALE POLITICA<————————————->AMMINISTRAZIONE Nomina dei vertici l’identificazione degli obiettivi strategici. Definizione degli obiettivi tattici ed operativi con una funzione propositiva a favore dell’organo politico. Attuazione delle decisioni concordate Vigilanza delle azioni effettuate e dei risultati raggiunti AUTORITA’ ISTITUZIONALE E’ il rapporto che intercorre tra organi politici e organi gestionali in un amministrazione pubblica ed è caratterizzata dai seguenti elementi:
  1. POTERE DI INDIRIZZO E DI VIGILANZA dell’organo politico
  2. POTERE DI GESTIONE dell’amministrazione
  3. ORIZZONTALITA’: rapporto paritario tra politica e amministrazione
  4. GENERALITA’: l’organo politico indirizza tutta l’attività dell’amministrazione
  5. SANZIONI o RICOMPENSE che il politico può utilizzare per premiare un’amministrazione che segue la strada giusta.
  6. UNITA’ DI INDIRIZZO : le decisioni dei vari livelli organizzativi devono essere coordinate. POLITICA: Richiama il principio della sovranità popolare. Diritto di guidare e definire i principi di funzionamento della pubblica amministrazione. AMMINISTRAZIONE: Richiama il principio della pubblica amministrazione. Tutela l’intera collettività e non di una classe politica

4 OTTOBRE

IL PUBBLICO IMPIEGO

Il DLGS 29/93 ha introdotto modifiche rilevanti nei rapporti tra pubblica amministrazione e i propri dipendenti, avviando la privatizzazione del pubblico impiego. Si è in sostanza mutata la natura giuridica del rapporto con rilevanti conseguenze. ANTE DLGS 29/93 POST DLGS 29/ AMBITO: diritto pubblico AMBITO: diritto del lavoro Rapporto di servizio di rilevanza pubblica Rapporto di servizio standard analogo a qualsiasi rapporto tra datore di lavoro e dipendente. ASSUNSIONE: espressione del potere pubblico ASSUNSIONE: espressione dell’autonomia privata Considerato parte integrante nel rapporto tra PA e cittadini Considerato distinto rispetto ai rapporti tra PA e cittadini. Regolato da leggi e atti unilaterali Regolato da un contratto Persistono alcune eccezioni (magistrati, docenti, ecc) FINE DELL’ORGANIZZAZIONE. GESTIONE :SISTEMA DI OPERAZIONI. La gestione è il sistema di operazioni simultanee e successive svolte dall’azienda durante la sua vita. (liquidazione) Per motivi di controllo vi è un frazionamento della vita aziendale in periodi amministrativi e della gestione in esercizi. VITA AZIENDALE—————-> PERIODI AMMINISTRATIVI GESTIONE————————> ESERCIZI La gestione può essere analizzata sotto 2 aspetti:

  1. ASPETTO QUALITATIVO:
  2. ASPETTO QUANTITATIVO:

(riguardano la collettività e vengono erogati dietro il pagamento di un prezzo che serve a remunerare tutti i fattori produttivi impiegati) Servizi esternalizzati a favore di imprese private che perseguono un profitto.

  • Servizi senza rilevanza economica: hanno carattere sociale solidaristico e sono erogate da aziende senza fini di lucro. In funzione delle modalità di erogazione si distinguono:
  • (^) Servizi a domanda individuale: erogati individualmente a favore di singoli cittadini (servizi sanit)
  • (^) Servizi a domanda collettiva: erogati a favore di una comunità di cittadini (illuminazione strada) In funzione del corrispettivo disposto al cittadino si distinguono:
  • Servizi a titolo gratuito
  • Servizi con tariffe (ticket: non permette di pagare tutto il costo del servizio che otteniamo)
  • Servizi con prezzi

5 OTTOBRE

ASPETTO QUANTITATIVO DELLA GESTIONE:

è l’oggetto di analisi della funzione contabile che rileva i fatti di gestione e permette di stimare dal punto di vista quantitativo i risultati della stessa. La funzione contabile è parte rilevante del sistema informativo aziendale. SISTEMA INFORMATIVO: insieme di elementi procedure e tecniche contabili ed extracontabili con il quale si effettua la raccolta la classificazione e l’elaborazione dei dati sulla gestione al fine di trasformarli in informazioni utili per i soggetti interni ed esterni. (stakeholders) Questo comprende le rilevazioni contabili ed extracontabili. Il sistema informativo nelle aziende pubbliche ha subito un evoluzione nel corso degli ultimi anni alla luce del processo di aziendalizzazione che ha interessato il settore pubblico. Prima degli anni 90. Le aziende pubbliche in senso stretto avevano un sistema contabile basato esclusivamente sulla contabilità finanziaria. La contabilità finanziaria rileva entrate ed uscite esclusivamente dal punto di vista finanziario. In questa ottica il documento contabile principale è il preventivo finanziario che le aziende andranno a redigere annualmente. Il preventivo finanziario permetteva di controllare l’impiego delle risorse pubbliche effettuato dagli organi amministrativi e dagli organi politici da parte della collettività. Questo avevo diverse funzioni:

  • FUNZIONE POLITICA: nel preventivo si dichiarano le attività da effettuare (io voglio fare queste spese)
  • FUNZIONE DI GARANZIA DEI RISPETTO DEL PRINCIPIO DELLA “COPERTURA FINANZIARIA”: (sancito dalla costituzione nell’art 81) l’ente pubblico può fare spese solo se sono coperte da entrate. Pareggio di bilancio.
  • FUNZIONE AUTORIZZATIVA l’ente pubblico può effettuare solo le spese e può riscuotere le entrate che sono previste nel bilancio.

Vincolo alla tipologia di spese da effettuare—-> limite quantitativo alle spese—>vincolo alla tipologia di entrata. Dopo gli anni 90. Con l’avvio del processo di aziendalizzazione appare subito evidente la carenza e la limitatezza di un sistema informativo basato esclusivamente sulla contabilità finanziaria. Diventa pertanto necessario introdurre nel sistema informativo strumenti che possano supportare i meccanismi di controllo e di gestione. Rimane l’esigenza di applicare una contabilità finanziaria, per permettere adeguati controlli sull’attività del vertice politico e amministrativo e il rispetto del principio autorizzativo, ma nasce anche il bisogno di avere informazioni sui costi sui rendimenti e sui risultati raggiunti. Si passa da : CONTABILITA’ FINANZIARIA—>CONTABILITA’ INTEGRATA. (rilevazioni finanziarie/rilevazioni economico patrimoniali/contabilità analitica) Nel processo ha avuto un ruolo importante la direttiva n85/2011 che ha introdotto il PRINCIPIO DI ARMONIZZAZIONE DEI BILANCI PUBBLICI. Al fine di recepire questa direttiva sono stati emanati 2 decreti: DECRETO LEGISLATIVO 118/2011: riguarda il bilancio degli enti territoriali e aziende ospedaliere DECRETO LEGISLATIVO 91/2011: riguarda il bilancio degli altri enti pubblici quelli non territoriali tranne le università. A seguito di questa evoluzione, muta anche la rilevanza dei documenti di bilancio: non solo il bilancio preventivo ma anche il bilancio consultivo rappresenta un documento fondamentale nel sistema informativo dell’azienda pubblica. BILANCIO PREVENTIVO comprende:

  • PREVENTIVO FINANZIARIO
  • PREVENTIVO ECONOMICO
  • documenti allegati BILANCIO CONSUNTIVO comprende:
  • RENDICONTO FINANZIARIO
  • CONTO ECONOMICO
  • SITUAZIONE PATRIMONIALE +documenti allegati ANALIZZARE LA GESTIONE DAL PUNTO DI VISTA QUANTITATIVO: L’ASPETTO PATRIMONIALE DELLA GESTIONE La gestione dal punto di vista quantitativo può essere esaminata sotto 3 aspetti:
  1. ASPETTO FINANZIARIO: analizzare le operazioni e vedere quali entrate e uscite generano—->CONTO FINANZIARIO
  2. ASPETTO ECONOMICO: analizzare i costi e i ricavi o oneri e proventi—>CONTO ECONOMICO
  3. ASPETTO PATRIMONIALE: analizzare le attività e le passività.—-> STATO PATRIMONIALE Per comodità vedo prima l’aspetto patrimoniale poi economico e poi finanziario. Sotto l’aspetto patrimoniale le operazioni di gestione generano variazioni patrimoniali che possono essere:
  • VARIAZIONI PATRIMONIALI ELEMENTARI: riguardano singole attività o passività
  • VARIAZIONI PATRIMONIALI NETTE: riguardano il patrimonio Entrambe possono essere attive o passive. In relazione agli effetti patrimoniali generati dalle operazioni di gestione, si distinguono:
  1. OPERAZIONI PERMUTATIVE: modificano il patrimonio solo dal punto di vista qualitativo. Sono la combinazione di due variazioni elementari di stesso importo e segno opposto. VE+— —VE-

STATO PATRIMONIALE (T1) BANCA 130 DEBITI 270 CREDITI 240 P.N 200 FABBRICATI 100 TOT ATTIVITA’ 470 TOT 470

  1. Andiamo a rilevare la riscossione mediante bonifico di crediti per $ 170. VE+= + BANCA C/C VE-= - CREDITI STATO PATRIMONIALE (T2) BANCA 300 DEBITI 270 CREDITI 70 PN 200 FABBRICATI 100 TOT. ATTIVITA’ 470 TOT PASSIVITA’ 470 OPERAZIONE MODIFICATIVA:
  • modifica il patrimonio dal punto di vista quantitativo
  • modifica il patrimonio dal punto di vista qualitativo
  • generata da una variazione elementare e una variazione netta dello stesso segno di importo equivalente
  1. Rilevazione di contributi per l’ente di $ VE+=+CREDITI VN+=+PN SP (T3) BANCA 300 DEBITI 270 CREDITI 170 PN 300 FABBRICATI 100

570 570

  1. Pagamento mediante bonifico di una prestazione per $40000. VE-=-banca BN-= - PN SP (T4) BANCA 260 DEBITI 270 CREDITI 170 PN 260 FABBRICATI 100 530 530
  2. Donazione di un terreno destinato a incremento del FONDO DI DOTAZIONE dell’ente del valore pari a $20000. FONDO DI DOTAZIONE= voci tipica delle aziende pubbliche assimilabile al capitale sociale. VE+= + terreni VN+ = + PN SP (T5) BANCA 260 DEBITI 270 CREDITI 170 PN 280 FABBRICATI 100 TERRENI 20 550 550 OPERAZIONE MISTA
  • modifico il patrimonio dal punto di vista quantitativo
  • modifico il patrimonio dal punto di vista qualitativo
  • nasce dalla combinazione di un’operazione permutativa e un’operazione modificativa con VE e VN.
  1. Rileviamo la cessione del terreno con prezzo di euro 30000 con riscossione immediata mediante bonifico VE+= + BANCA ( VE- = - TERRENO / VN+=+PN) VE+ 30000= 20000 (operazione permutativa ) 10000 (operazione modificativa) SP (T6) BANCA 290 DEBITI 270 CREDITI 170 PN 290 FABBRICATI 100 TERRENI 0

Correlazione forte tra costi e ricavi caratteristici. Analizzando il CE di un azienda pubblica (non opera sul mercato e non ha come obiettivo il profitto) C.E AZIENDA PUBBLICA Oneri istituzionali sostenuti per la realizzazione e l’erogazione dell’output Contributi di soggetti pubblici o privati Oneri strutturali per il funzionamento dell’azienda Proventi derivanti da reddito o capitale accessorio Classificazione per destinazione. Oneri= costi Proventi= ricavi Si parla di erogazione dato che qui non la vendita e il perseguimento del profitto. Es: Oneri strutturali azienda ospedaliera. Sono più costi come pagamento dipendenti, pagamento fitto locali I contributi che l’azienda riceve sono diversi a seconda che l’azienda abbia o meno capacità impositiva. I contributi che l’azienda riceve sono diversi a seconda che l’azienda abbia o meno capacità impositiva. I contributi sono rappresentativi dei tributi che i cittadini ————> AZIENDA CON CAPACITA’ IMPOSITIVA. pagano per usufruire di beni, servizi, tasse, imposte, tributi. I contributi sono rappresentati dai trasferimenti pubblici che tali aziende ricevono trasferimenti dagli enti pubblici————> AZIENDA SENZA CAPACITA’ IMPOSITIVA. che hanno capacità impositiva ES: scuola che non possono ricevere tributi e perciò riceve fondi dallo stato, comune, regione provincia. Nel C.E delle aziende pubbliche non c’è correlazione tra oneri e proventi, come invece può notarsi sul CE di un impresa privata. Il saldo del C.E rappresenta il risultato economico della gestione che può avere 3 segni:

  1. ONERI > PROVENTI = DISAVANZO ECONOMICO
  2. ONERI < PROVENTI = AVANZO ECONOMICO
  3. ONERI = PROVENTI = PAREGGIO ECONOMICO DISAVANZO In presenza di ONERE > PROVENTI, l’azienda si trova in una situazione di disavanzo economico, che richiede la copertura con il P.N In un azienda pubblica che non prosegue il profitto , ma obiettivi di carattere sociale in presenza di un disavanzo si deve analizzare la natura degli oneri che hanno generato il disavanzo. In alcune situazioni il disavanzo deriva da una gestione inappropriata, inoltre deriva dalla natura dall’attività che svolge l’ente. Il disavanzo è sempre una situazione di attenzione perché la continua copertura del disavanzo produce uno svantaggio per le generazioni future con una potenziale spiegazione nella distribuzione della ricchezza. AVANZO ECONOMICO La presenza di un avanzo economico strutturale in un’azienda pubblica indica che l’azienda non è pienamente efficace perché ha proventi in eccedenza non utilizzati per i propri obiettivi di carattere sociale. In presenza di un avanzo strutturale l’azienda può:
  • accrescere gli oneri per erogare un maggior numero di beni/servizi pubblici
  • ridurre l’ammontare dei tributi dell’azienda stessa, se ha capacità impositiva o degli enti che effettuano i trasferimenti se l’azienda non ha capacità impositiva. PAREGGIO ECONOMICO

E’ la situazione preferibile per un’azienda pubblica perché riesce a coprire pienamente gli oneri sfruttando completamente i proventi:

  • Il P.N non viene intaccato.
  • Non ci sono risorse inutilizzate. Il pareggio economico è un 1 indicatore di EFFICACIA. GIOVEDI 18 OTTOBRE ASPETTO FINANZIARIO Analizza le entrate e le uscite generate dalle operazioni di gestione, che possono essere classificate in 3 categorie:
  1. Entrate e uscite effettive
  2. Entrate e uscite per movimento di capitale
  3. Entrate e uscite per partite di giro ENTRATE E USCITE EFFETTIVE: Generano una variazione quantitativa del patrimonio e nascono da operazioni di tipo modificativo. Se abbiamo una variazione netta questa può avere rilevanza o può non averla sotto l’aspetto finanziario,
  • può generare quindi una variazione di liquidità e si registra un’entrato o uscita effettiva.
  • capacità in natura che non genera variazione di liquidità ENTRATE E USCITE PER MOVIMENTO DI CAPITALE. Non generano una variazione quantitativa del patrimonio e nascono da operazioni di tipo permutativo. Anche in questo caso l’operazione permutativa può avere rilevanza finanziaria con variazione di liquidità oppure può non avere rilevanza finanziaria. (senza variazione di liquidità)

E’ la fase nella quale si determina il probabile ammontare da riscuotere durante l’esercizio che viene inserito nel bilancio preventivo oggetto di approvazione. ACCERTAMENTO (FASE DI DIRITTO) E’ la fase in cui nasce giuridicamente il credito (diritto di riscuotere l’entrata) e vengono definiti gli elementi costitutivi dello stesso:

  • Nome del debitore
  • Causale del credito
  • Importo O Ammontare
  • Scadenza ORDINAZIONE (FASE INTERNA) La fase nella quale gli uffici amministrativi emettono la reversale di incasso che autorizza l’esattore a riscuotere l’entrata. RISCOSSIONE (FASE DI FATTO) Momento nel quale il debitore paga la somma dovuta all’agente incaricato della riscossione. VERSAMENTO Momento nel quale l’agente incaricato della riscossione versa le somme che ha riscosso in tesoreria (nel conto corrente dell’ente pubblico) Le fasi della riscossione e del versamento possono coincidere se il debitore paga direttamente all’ente pubblico. CICLO DELLE USCITE: 1)PREVISIONE 2)IMPEGNO 3)LIQUIDAZIONE 4)ORDINAZIONE 6)PAGAMENTO 1) PREVISIONE Cosi come per le entrate è la fase nella quale si determinano le uscite e gli importi da pagare nell’ex, inserite nel bilancio preventivo, oggetto di approvazione. (NB: funzione organizzatoria ) 2) IMPEGNO Nasce giuridicamente il debito e quindi l’ente pubblico diventa giuridicamente debitore. Nasce il vincolo per l’ente. Affinché l’obbligazione sia perfezionata è necessario definire gli elementi che costituiscono del debito:
  • nome del debitore
  • causale del debito
  • ammontare del debito
  • scadenza 3) LIQUIDAZIONE Fase nella quale si perfeziona l’obbligazione e si definiscono tutti gli elementi costitutivi del debito. es: bando ai fini dei lavori pubblici. Le fasi di impegno e ordinazione possono coincidere se nella fase sono realizzati tutti gli elementi costitutivi del debito. 4) ORDINAZIONE (FASE INTERNA) Fase in cui gli uffici amministrativi emettono il mandato di pagamento e autorizzano a sostenere l’uscita. Necessaria quando chi paga non è il titolare del conto corrente. 5) PAGAMENTO (FASE DI FATTO) In questa fase si registra l’uscita di denaro GIOVEDI 25 OTTOBRE Dal ciclo finanziario delle entrate e delle uscite è possibile distinguere tra : GESTIONE FINANZIARIA DI COMPETENZA: esamina le entrate e le uscite nella fase di diritto. Analizzeremo gli accertamenti (diritto di riscuotere il pegno) e l’impegno (obbligazione a carico dell’ente) GESTIONE FINANZIARIA DI CASSA: esamina le entrate e le uscite nella fase di fatto. Analizzeremo le riscossione e i pagamenti. Da questi differenti aspetti nascono i risultati finanziari di un azienda pubblica. I RISULTATI FINANZIARI GRANDEZZA FLUSSO: risultati riferiti all’anno e sono 4. 1) RISULTATO FINANZIARIO DI COMPETENZA: Entrate accertate - uscite impegnate. 2) RISULTATO FINANZIARIO DI CASSA: Entrate riscosse - Uscite pagate. 3) RESIDUI ATTIVI DELL’ESERCIZIO: Entrare accertate - Entrate riscosse. 4) RESIDUI PASSIVI DELL’ESERCIZIO: Uscite impegnate - Uscite pagate. GRANDEZZA STOCK: risultati riferiti alla fine dell’anno 31/12/n1 = 1/1/n2 e si riportano uguali all’inizio dell’anno succ. 1) FONDO AMMINISTRAZIONE FINALE: Accoglie i risultati finanziari di competenza rilevati nei vari esercizi. 2) FONDO CASSA FINALE: raccoglie i risultati finanziari di cassa e rappresenta la liquidità dell’azienda al 31/ (fondo cassa iniziale + risultato finanziario di cassa)

3) RESIDUI ATTIVI FINALI: Andiamo a considerare i residui attivi iniziali che però sono ancora esistenti al 31/12 al quale sommo i residui attivi dell’esercizio. 4) RESIDUI PASSIVI FINALI: residui passivi iniziali ancora esistenti al 31/12 più residui passivi dell’esercizio. 5) FONDO AMMINISTRAZIONE FINALE: stimato con l’algoritmo… fondo cassa finale + residui attivi finali - residui passivi finali. La seconda formula del fondo amministrazione è illustrata in un prospetto denominato SITUAZIONE FINANZIARIA o SITUAZIONE AMMINISTRATIVA dell’azienda pubblica. SITUAZIONE FINANZIARIA 31/ dare avere fondo cassa residui passivi residui attivi fondo amministrazione ESERCIZIO. Si considera la neo azienda pubblica costituita ALFA che nell’anno n1 rileva: ENTRATE ACCERTATE (EA): 100 USCITE IMPEGNATE (UI): 80 ENTRATE RISCOSSE (ER): 95 USCITE PAGATE (UP): 70 GRANDEZZE FLUSSO: 1) RISULTATO FINANZIARIO DI COMPETENZA: 100 - 80= 2) RISULTATO FINANZIARIO DI CASSA: 95 - 70= 3) RESIDUI ATTIVI DELL’ESERCIZIO: 100 - 95= 5 (sono crediti ma si chiamano residui attivi) 4) RESITUI PASSIVI DELL’ESERCIZIO: 80 - 70= 10 GRANDEZZE STOCK: Nel primo anno di vita i risultati Stock = risultati flusso. FONDO AMMINISTRAZIONE FINALE: fondo amministrazione iniziale + risultato finanziario di competenza= 0 + 20 = 20 FONDO CASSA FINALE= FONDO CASSA INIZIALE + FONDO CASSA DI COMPETENZA = 0 + 25 RESIDUI ATTIVI FINALI= RESIDUI ATTIVI INIZIALI + RESIDUI ATTIVI ESERCIZIO= 0 + 5 RESIDUI PASSIVI FINALI= RESIDUI PASSIVI INIZIALI + RESIDUI PASSIVI ESERCIZIO= 0 + 10 FONDO AMMINISTRAZIONE FINALE= fondo cassa finale + residui attivi finali - residui passivi finali= 25 + 5 - 10= 10 Situazione finanziaria al 31/12/n dare avere fondo cassa 25 residui passivi 10 residui attivi 5 fondo amministrazione 20 30 30

DEVE PAREGGIARE

VENERDI 26 OTTOBRE FUNZIONI: A) GIURIDICA B) POLITICA C) ECONOMICO AZIENDALE